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Piano di Recupero del Centro Storico

  • emanuelearonne
  • 15 apr 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 5 feb

Partiamo del 1979, anno di approvazione da parte della Regione Lazio dello strumento urbanistico attualmente vigente:

“Art. 5 Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale di Viterbo

Comprende i nuclei antichi del centro urbano e delle frazioni nei quali gli interventi di ristrutturazione e di restauro conservativo sono demandati alla preventiva approvazione dei Piani Particolareggiati ovvero dei Piani di attuazione per comparti unitari, da attuarsi mediante convenzioni tra il Comune ed i proprietari singoli o consorziati, secondo i perimetri e le indicazioni metodologiche che risulteranno da un Piano Quadro Generale esteso all’intero perimetro del Centro Storico interessato. In attesa dell’approvazione dei suddetti PP.PP, ovvero dei Piani di attuazione convenzionati, saranno ammesse solo operazioni di consolidamento e di normale manutenzione edilizia.”

Di fatto ad oggi, ad eccezione di sporadici interventi puntuali (talvolta dannosi), non è mai stato redatto un Piano Particolareggiato per il centro storico cittadino di fatto annullando la possibilità di eseguire, al suo interno, interventi di ristrutturazione dei fabbricati.

Nel 1983 fu fatto un tentativo con la redazione del Piano Quadro del Centro Storico, redatto dagli architetti Brancaccio e Zammerini, esperienza miseramente fallita per mancanza di coraggio da parte della politica che ridusse tale strumento a “misere” linee guida, un modo elegante per rendere il lavoro praticamente inutile. L’iter corretto sarebbe stato quello dell’adozione da parte del Consiglio Comunale che avrebbe dato il via al percorso che avrebbe dovuto portare alla definitiva approvazione da parte della Regione, rendendolo a tutti gli effetti uno strumento urbanistico.

Purtroppo questo non avvenne ed il piano finì impacchettato all’interno di faldoni in archivio.

Oggi è stato dato incarico all’Università “La Sapienza” di Roma e più precisamente al dipartimento coordinato dal prof. Orazio Carpenzano di redigere questo piano con l’intento, entro fine consiliatura, di vederlo approvato.

La scelta del prof. Carpenzano è stata fatta in quanto fu anche il coordinatore del Masterplan del centro storico, incarico affidatogli dalla giunta Michelini, lavoro che è a tutti gli effetti lo studio preliminare per la redazione del Piano di Recupero.

Una considerazione a margine però credo vada fatta. Un Piano Urbanistico, per quanto ben fatto, non risolve i problemi ma crea le condizioni per risolverli. Tale strumento non può tuttavia prescindere dalla volontà della città di investire, avendo regole nuove, certe e migliori. E’ un percorso che va fatto insieme, l’amministrazione ha investito pesantemente su questo strumento perchè è convinta che senza regole certe nessuno voglia/possa investire sul centro storico.

Sarà un percorso partecipato, di scambio, di tensione, forse anche di scontro, ma che deve portare alla sintesi ovvero ad uno strumento equilibrato, rispettoso della città e utile al rilancio dello splendido centro storico della città di Viterbo.

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